14 giugno 2012

Schmidheiny a Conferenza Rio

Uno schiaffo alle vittime dell’amianto, una beffa insostenibile, chiamatela come volete ma è a dir poco grottesca la notizia che Mr. Eternit, l'autore della "offerta del diavolo" al Comune di Casale Monferrato poi respinta, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, sia stato invitato dall’Onu, alla Conferenza di Rio sullo Sviluppo Sostenibile, che si terrà dal 20 al 22 Giugno.

Invitato, come benefattore e fondatore del World Business Council for Sustainable Development oltre che della Fondazione Avina, per sostenere progetti ambientali e sociali in America Latina, lui che è stato condannato a 16 anni, a Febbraio scorso, dal Tribunale di Torino, a conclusione del “Processo Eternit”, per disastro ambientale doloso permanente e omissione volontaria di cautele antinfortunistiche.

Invitato a discutere di come proteggere il futuro della Terra proprio lui che ha deliberatamente continuato la produzione, pur consapevole dei rischi che comportava l’esposizione all’amianto, causando migliaia di vittime. E, naturalmente, si moltiplicano, in queste ore, le raccolte di firme e petizioni per chiedere che l’Onu ritiri l’invito a Schmidheiny e, venga dichiarato “persona non gradita” a Rio:


APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, BANKI-MOON

Firma la Petizione!

Con la presente petizione, i sottoscritti si rivolgono alle Nazioni Unite, alle autorità internazionali, ai capi di stato e di governo, alla Presidente del Brasile Dilma Rousseff, affinché  dichiarino Stephan Schmidheiny ‘persona non grata’ alla conferenza Rio + 20 organizzata dalle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno 2012. Schmidheiny è stato condannato per aver causato un disastro ambientale, e per questo dovrebbe essergli vietata la partecipazione a questa importante riunione che preparerà un piano e discuterà di come proteggere il futuro del nostro pianeta Terra.

Se da una parte Schmidheiny è uno dei fondatori del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD - Consiglio Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile); se è  un benefattore – il filantropo che ha creato la Fondazione Avina tramite la quale sostiene progetti ambientali e sociali in America Latina -, dall’altra è l’ex proprietario della Eternit, l’azienda produttrice di amianto-cemento. Il 13 febbraio 2012 il Tribunale di Torino (Italia) ha condannato l’imputato Schmidheiny a 16 anni di reclusione per aver causato un disastro ambientale doloso permanente e per omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche. Se fossero state attuate, tali misure avrebbero potuto proteggere le vite dei lavoratori e della popolazione locale dai ben noti rischi di morte derivanti dall’esposizione all’amianto. L’amianto è un minerale cancerogeno e secondo l’OMS  è responsabile per la morte di oltre 107.000 persone l’anno.

Vista  la condanna penale emessa nei suoi confronti  ed il danno ambientale che ha causato, ci appelliamo alle Nazioni Unite ed alla Presidente del Brasile Dilma Rousseff , affinché dichiarino Stephan Schmidheiny persona non grata vietandogli  di partecipare alla Conferenza di Rio + 20.

Il seguente sito contiene maggiori dettagli e versioni della petizione in altre lingue: http://bit.ly/IDB2Lb

Firma la Petizione!

2 commenti:

  1. E a Sulbiate come siamo messi con l'amianto? Non è ora di disfarcene una volta per tutte!

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  2. Cominciamo da chi può
    Per esempio il magazzino del rottame e delle macerie del costruttore Leoni Franco, con le tettoie in puro eternit di annata è un insulto ai cittadini e al comune di sulbiate. Eppure è uno che ha fatto degli utili in paese.
    Organizziamo un censimento dei manufatti in cementoamianto esistenti in paese, i tetti non si possono mica nascondere.

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