10 dicembre 2012

IL KASTELLO. Essere informati a Sulbiate è difficile! ... ANCHE PER I CONSIGLIERI COMUNALI.

Ma quanti castelli ci sono in questo paese?




FRANZ KAFKA
 
IL CASTELLO
- incipit -

"Era sera tarda quando K. arrivò. Il paese era sprofondato nella neve. Il colle non si vedeva, nebbia e tenebre lo circondavano, non il più debole chiarore rivelava il grande castello. K. sostò a lungo sul ponte di legno che dalla strada maestra conduceva al paese e guardò su nel vuoto apparente..."

La notizia è la seguente 

a Sulbiate non esite solo il Castello di piazza Castello ma anche il Kafkiano meno conosciuto Kastello di via Grandi, 1 sede del nostro Municipio.


  • ESSERE INFORMATI A SULBIATE E' DIFFICILE!

  • COLLABORARE CON QUESTA MAGGIORANZA,  PER LE MINORANZE, PER ORA ... E' IMPOSSIBILE!!!



ECCO PERCHE':


  1. LE INFORMAZIONI RICHIESTE DALLA MINORANZA ARRIVANO IN RITARDO.
  2. PER POTERLE AVERE, IN QUESTO CASO, SI DEVONO PAGARE.
  3. QUANDO ARRIVANO SONO INCOMPLETE.
  4. LA COLLABORAZIONE, IL CONFRONTO COSTRUTTIVO CON LE MINORANZE,  A CAUSA DI RIGIDITA' E CHISURE DELLA CIVICA SI DEL SINDACO CRESPI, CHE GOVERNA  SOLO CON IL 39% DEGLI ELETTORI  IN QUESTA FASE SONO IMPOSSIBILI.
E' questo quello che è emerso nell' ultimo Consiglio Comunale del 30 novembre.

Di seguito pubblichiamo gli sconcertanti documenti/dichiarazioni dei Capogruppo di Minoranza di Facciamoci in quattro per Sulbiate e di SDS, tenuti in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale del 30 novembre 2012


Facciamoci in quattro per Sulbiate
Sulbiate Democratica e Solidale



















La dichiarazione di voto 
letta da Daniela Mattavelli:




La dichiarazione letta da Gigi Fassina :

Sulbiate 29 novembre 2012

Dichiarazione preliminare Gruppo Consiliare Sulbiate Democratica e Solidale

Il nostro Gruppo vuole portare all’attenzione di questo Consiglio alcune situazioni che ultimamente ci hanno lasciati alquanto perplessi.
1-      Più volte, sia in Consiglio che nella Commissione Capigruppo, abbiamo fatto presente che per un buon funzionamento dell’Amministrazione del nostro paese, era necessario modificare il rapporto tra Maggioranza e Minoranza perché si riuscisse finalmente a superare un livello di discussione molto legato alla polemica.
Abbiamo dovuto partire da un dato di fatto: la Maggioranza non governa più col 66% di consenso della popolazione come nel 2009 ma col 39%.  I numeri, al di là degli aspetti politici, ci sollecitavano questo cambiamento perché solo con un rapporto costruttivo tra Maggioranza e Minoranza si può oggi garantire al paese una corretta rappresentanza nelle scelte. Il primo punto che doveva permettere questo cambiamento era l’accesso agli atti, ai documenti da discutere perché solo conoscendo per tempo le cose è possibile discutere con atteggiamento positivo e portare proposte. Ma questo non si è verificato. La Maggioranza sembra solo attenta al rispetto dei termini normativi, “ i famosi entro i 30 gg.”
2-      La modalità di gestione delle Commissioni, ambito di discussione e confronto dei documenti e delle proposte. Abbiamo indicato la necessità di calendarizzare gli incontri prevedendo un programma: ed è questo che ci aspettavamo al primo incontro. Ma ciò non è avvenuto. Unica preoccupazione evidente è quella dell’Assessore incaricato di spiegare i documenti preparati o le questioni da portare di li a pochi giorni in Consiglio Comunale. Ripetiamo che questo non è il modo di gestire in modo democratico la cosa pubblica perché, alla base di tutto, ci vuole la conoscenza dei documenti e la voglia di confrontarsi. Anche questa Amministrazione come le precedenti, per ora non ha dimostrato la volontà di cambiare vecchie abitudini.
3-      Abbiamo fatto una Assemblea per discutere con la popolazione i primi 6 mesi di mandato: tra i punti abbiamo toccato il progetto ex-Filanda che appare sempre più faraonico e spropositato rispetto alla capacità economica del nostro paese.  Non basta tranquillizzare le coscienze affermando che l’operazione di ristrutturazione avverrà a costo zero per le casse del Comune: è per questi motivi che abbiamo chiesto un Consiglio Comunale Straordinario per parlare solo di questo progetto, anche perché se i fondi arrivano dalla Regione o dalla Fondazione, sono comunque soldi dei cittadini.
Ma la discussione è stata inserita al punto 6) di questo Consiglio: quindi la richiesta non è stata accolta. Il Sindaco, sollecitato in un incontro personalmente da me ha convenuto sulla necessità di rinviare detto punto. Ma perché la Maggioranza non ha accolto la richiesta per come era stata formulata?
Perché la Maggioranza ha messo all’ordine del giorno il punto 6) senza neanche verificare tra l’altro di avere inviato tutta la documentazione richiesta dal Capogruppo di Facciamoci in 4 anche se i famosi 30 gg sono ampiamente trascorsi?
4-      Abbiamo proposto in Commissione Capigruppo che venisse cambiato il modo di organizzare il periodico Vivisulbiate: gli ultimi numeri riportano i commenti della vecchia redazione ai contributi ricevuti dagli altri Gruppi Consiliari. Riteniamo la cosa molto scorretta.
Non si riesce a distinguere la differenza tra interpretazione dei fatti e citazione dei documenti: solo quest’ultima può essere erronea e incompleta.
Ci rendiamo conto che fare un commento, tra l’altro generico ma che sottolinea la non correttezza di quanto scritto senza indicare i termini, i riferimenti, precisare le contraddizioni, e senza dare allo scrivente dell’articolo la possibilità di replica, non è rispettare il ruolo che ciascuno ha all’interno dell’Amministrazione?
Avevamo allora proposto una nuova Redazione in cui fossero presenti tutti i soggetti di questa Amministrazione, ma la proposta non è stata accolta.
Abbiamo allora proposto, una volta chiuso il numero, di inviare gli articoli ai Capigruppo prima di andare in stampa.
Ma la cosa è stata presa solo come atto di sfiducia nel Sindaco e non come un trasparente modo di gestire uno strumento di comunicazione.
5-      Ricordiamo tutti che nel 2011 il Sindaco di allora portò in Consiglio Comunale la proposta di votare una delibera che dava a Sulbiate la possibilità di costruire l’RSD su altro terreno nel proprio territorio, non più in collaborazione con Aicurzio.
Fu del Consigliere di opposizione Antonini l’invito formale al Sindaco di soprassedere e verificare la possibilità di trovare una nuova intesa con Aicurzio.
Fu del Gruppo del PD, in accordo con Progetto Territorio, e non diciamo che è stato inciucio tra il Gruppo PD di maggioranza con l’opposizione, l’iniziativa di mettere attorno ad un tavolo i due Comuni e la Fondazione delle 2 Rose, cosa che è avvenuta, permettendo di riaprire la porta alla collaborazione.
Ed ora di fronte al Bando andato deserto, quale preoccupazione traspare dalle dichiarazioni dell’ex-Sindaco sulla stampa locale?
“ Se avessimo deciso di fare l’RSD a Sulbiate avremmo già i cantieri aperti. E’ colpa delle lungaggini di Aicurzio”.
Ci rendiamo conto che questo atteggiamento di incolpare solo altri non porta da nessuna parte ?
Tra l’altro Sulbiate ha avuto un ruolo importante nella stesura del Bando, andato poi deserto.
6-      Consideriamo infine l’iniziativa dell’amianto presa dal Circolo del PD di Sulbiate. Quando la Maggioranza ha visto la richiesta della sala per fare l’incontro coi consiglieri regionali Civati e Villani, ha pubblicato la normativa regionale sul sito del comune.
Lodevole tempismo, ma poi ? Quale iniziativa di comunicazione sono state prese per spingere i cittadini che ancora sono inadempienti, a smaltire il materiale tossico ? Come l’Amministrazione si rende garante per facilitare un rapido e corretto smaltimento ?
Per non parlare del Patto dei Sindaci.
Nel precedente mandato, durante una discussione in Consiglio, era stato affermato che il coordinamento delle azioni era stato messo nelle mani di IDRA. E poi?  Cosa è successo? Cosa l’Amministrazione ha fatto in questi due anni? Spero che di fronte a queste domande si abbia il coraggio di rispondere con dei fatti e non nel solito modo “è colpa di Fassina, che cosa ha fatto quando era Assessore? “.
Questi sono 6 punti che evidenziano una grossa difficoltà della Maggioranza a rapportarsi con la Minoranza, a confrontarsi, a collaborare per trovare la soluzione migliore.
Certo è più semplice pensare che la Minoranza si limiti al controllo, cioè che legga i documenti che la Maggioranza decide di passare nei modi e nei tempi descritti.
E’ molto più difficile aprire un serio confronto con le Minoranze perché questo implica condividere idee, proposte, discutere le scelte e il contenuto dei documenti.
Dopo sei mesi, ormai quasi sette, di governo affermiamo che non ci sono ancora giunti segnali incoraggianti dalla Maggioranza per cambiare la situazione.
Ma noi non disperiamo.
Ribadiamo infine ancora una volta la centralità del Consiglio Comunale che non solo è organo deliberativo ma anche sede di definizione degli orientamenti, delle scelte di tipo politico-amministrativo (art.42 del Testo Unico – Decreto legge 267/2000 ).
Gruppo Sulbiate Democratica e Solidale
Luigi Fassina
Capogruppo


Dal canale youtube circolo PD di Sulbiate - Intervalli sulbiatesi - Vecchia Filanda Sulbiate Superiore -


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2 commenti:

  1. In Comune non hanno le tavole dei progetti in formato pdf ?

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  2. Dicono che sono troppo grandi per essere fotocopiate e che non esiste un formato elettronico! E' mai possibile?

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