Le parole alate, i "Cavour" e gli apprendisti "Richeleau" dell'est della Pieve di Vimercate.

E' bene che Sulbiate e Aicurzio restino divise. 

 

Politici dell'est della Pieve di Vimercate.

La politica anche di livello locale ha le sue sacre liturgie.

Sono regole molto semplici, consuetudini che vanno rispettate.
Se qualcuno osa trasgredirle commette un errore.

E' quello che sta accadendo alla proposta contenuta in questa lettera aperta  CLICCA QUI  che Teorema ha pubblicato in un precedente post firmata dal Vice Sindaco di Aicurzio, Sig. Cereda Maurizio.

Lettera pubblica che è stata ripresa anche dalla stampa locale.

Tutti la conoscono. Tutti fingono di non sapere.


Propone qualcosa di efficace, di logico, di razionale, di facilmente comprensibile; anche se tutti sentono in cuore la bontà dell'idea, perchè semplice, di buon senso, facilmente percorribile, infrangere quelle regole per la nostra classe dirigente politica locale, a quanto pare, significa "commettere un peccato mortale".


Quindi, a una  soluzione ovvia, lineare e a portata di mano, immediatamente percorribile, da svolgere e praticare alla luce del sole a beneficio della trasparenza, e per i cittadini di facile  lettura e comprensione, la stragrande maggioranza della classe dirigente politica locale preferisce, il chiuso delle stanze della burocrazia e di quella che chiamano "diplomazia politica", appunto, le "sacre liturgie": le relazioni "segrete" di una piccola elite o "oligarchia di persone" che per l'autorità di cui sentono investite giocano a fare i nuovi apprendisti Camillo Benso Conte di Cavour o Armand-Jean du Plessis de Richelieu, dell'est della Pieve di Vimercate, per  tessere i fili che da soli non sono capaci di sciolgliere.

A nostro opinabile parere, putroppo, ci sembra di capire,  a esclusivo beneficio della propria autostima o vanità personale. 
Non  del bene  comune e della soluzione che è a portata di mano. 

E' evidente: a qualcuno interessa che Aicurzio e Sulbiate restino comuni divisi. 

Questi sono i fatti e la realtà delle cose.

Non lo comprendiamo ma dobbiamo farcene una ragione.

clicca sull'immagine per ascoltare il commento musicale per questo post.

Il Team di Teorema ringrazia pubblicamente il Sig. Vice Sindaco Maurizio Cereda, per averci interpellato, per  il suo gesto "dissacrante e rivoluzionario", per la sua proposta che prima di rivolgersi alla politica interroga le coscienze delle persone, per non aver avuto paura di metterci la faccia.

Gli antichi dicevano "Verba volant, scripta manent", tradotto letteralmente significa:
le parole volano, gli scritti rimangono.

Il famoso detto trae origine da un discorso di Caio Tito al Senato Romano, insinua la prudenza nello scrivere, perché, se le parole facilmente si dimenticano, gli scritti possono sempre formare documenti incontrovertibili.  

Ma il suo significato reale è del tutto opposto. 

In un epoca in cui molti erano gli analfabeti il proverbio stava ad indicare che le parole scritte non potevano andare da nessuna  parte mentre quelle orali potevano volare di bocca in bocca.

Sig. Cereda, le sue parole, non resteranno fisse e immobili a impolverarsi in qualche recondito scaffale delle nostre Amministrazioni Comunali perchè sono pubbliche e resteranno tali su questo blog.
Libere di volare e di diffondersi per sempre nell'etere dell'est della Pieve del Vimercatese.

Un giorno forse saranno comprese e capite e saranno accolte e provocheranno quel cambiamento che meritano di provocare.

Noi abbiamo portato pazienza.
Ora siamo liberi di continuare il nostro lavoro.

Laciamo passare il S. Natale, poi si vedrà.

Alla burocrazia, alle sacre liturgie,... a tutti i Cavour e ai vari aprendisti Richelieu di Aicurzio e Sulbiate diciamo buon lavoro e per l'occasione auguriamo a tutti loro Buon Natale e felice anno nuovo.

rt