Province, una sfida per tutti noi
L’avvicinarsi delle elezioni, sia pur di secondo livello, provinciali,
pone il PD di fronte ad alcune scelte non di poco conto che vanno interpretate con capacità e coraggio. La norma – detto con sincerità, non particolarmente entusiasmante – porta a
trovare il più possibile soluzioni condivise
ma a determinate condizioni e senza rinunciare all’assoluta necessità
di cambiamento di cui c’è bisogno. Un conto infatti é trovare una
sintesi sulla figura del Presidente
(mi sembra si stia lavorando ad una proposta seria e capace) in
previsione della stesura di un nuovo Statuto e del confronto con Regione
Lombardia sulle deleghe, un altro é
rinunciare ad una propria lista e ad una proposta di programma
fortemente innovativo da sottoporre ai possibili alleati. Pensare ad
un’unica lista istituzionale, che poi unica non sarebbe vista
l’indisponibilità manifestata dalla Lega, risulta del tutto inadeguato e
mostrerebbe l’incapacità del PD e del Centrosinistra di cogliere la
grande opportunità del momento.
Si tratta di coinvolgere in una proposta di nomi il meglio delle esperienze maturate sui territori,
così come di guardare al grande valore del cosiddetto “civismo” al
quale va avanzata una forte e convinta richiesta di partecipazione.