10 novembre 2014

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 88 dell' 8 novembre 2014

La frittata di Alcatel
Se un'azienda inaugura una nuova sede di gran pregio ed al tempo stesso mette in esubero 586 dipendenti trovo normale che questi ultimi si incazzino. Sbagliato che indirizzino la loro protesta contro il Presidente del Consiglio, lanciandogli contro delle uova. Però qualche parola in più su come si possano tenere insieme innovazione ed occupazione me la sarei aspettata anche da lui. Perchè questo è il grande problema dei nostri tempi, così diversi da quelli dell'Ing. Floriani, fondatore dell'allora Telettra. Emblema di un capitalismo 'sociale' spazzato via dalla successiva sciagurata proprietà di Fiat ed agli antipodi culturali rispetto ai nuovi manager multinazionali di Alcatel-Lucent. È vero: non ci deve interessare il loro passaporto, ma l'Italia non può essere solo terreno di scorrerie finanziarie. Ed a difendere il nostro know out non possono rimanere da soli gli operai.
La settimana in Regione (tra profilattici e matrimoni)
Lunedì la maggioranza di centrodestra, con un'interpretazione protervia del regolamento, ha liquidato in pochi minuti i 1300 emendamenti delle opposizioni sul consumo di suolo. Ora la partita si giocherà in aula il prossimo martedì. La seduta di consiglio è stata caratterizzata da alcune mozioni 'singolari'. La Lega ha proposto la distribuzione gratuita di profilattici ai giovani in occasione della giornata mondiale contro l'AIDS. NCD ha alzato il tiro contro i sindaci che hanno deciso di trascrivere i matrimoni di persone dello stesso sesso contratti all'estero. Difficilmente mi scaldo nei miei interventi consiliari, ma la proposta che il consiglio regionale diffidasse i sindaci, per di più su materia non di nostra competenza, mi ha fatto imbufalire. Ciò indipendentemente dalla materia del contendere. Tra Regioni e Comuni non c'è, e non deve esserci, alcun rapporto gerarchico.
I giorni del consumo di suolo
Da martedì inizierà in consiglio la battaglia per difendere quel che resta del territorio e del paesaggio lombardo, messi a grave rischio dal progetto di legge del centrodestra. A chi fosse sfuggito segnalo l'ottimo articolo del presidente dell'INU (istituto nazionale urbanistica) su Repubblica di giovedì scorso che ben riassume le ragioni di opposizione a questa legge.

Lo "Sblocca Italia" in pillole


Lo "Sblocca Italia" in pillole


Con il decreto “Sblocca Italia” il Governo ha varato una serie di norme volte a rimettere in moto il settore produttivo del Paese, a sostegno della filiera imprenditoriale e per il rilancio della competitività e il sostegno alla crescita.
Il made in Italy rimane, in linea con quanto già operato in precedenti interventi, il punto nodale delle azioni del Governo per esportare e attrarre investimenti in Italia, creando prodotto interno e occupazione.
SbloccaItalia_imgIl provvedimento contiene una serie di disposizioni riguardanti le infrastrutture, l'edilizia, l'ambiente, l'energia, nonché misure destinate alle imprese e agli enti territoriali: si tratta di norme finalizzate al rilancio dell’economia - anche attraverso l’introduzione di misure di semplificazione burocratica - obiettivo il cui perseguimento è necessario nel momento di crisi che sta attraversando il Paese e che necessita di interventi di stimolo accompagnati da riforme strutturali.
Il nostro Paese ha estrema necessità di superare gli ostacoli che impediscono la realizzazione di investimenti utili per la ripresa dell'economia e dell'occupazione – da qui il nome «Sblocca Italia» –, ma questo obiettivo si raggiunge solo se, allo stesso tempo, vengono perseguiti, insieme alle reali ed innegabili esigenze di efficienza e tempestività, gli altrettanto fondamentali principi di legalità e trasparenza, nonché di salvaguardia ambientale e paesaggistica.

INFRASTRUTTURE

- Digitalizziamo l’Italia
Credito d’imposta IRES e IRAP, entro il limite massimo del 50 per cento dell’investimento, per la realizzazione di interventi infrastrutturali di realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga.
Le opere infrastrutturali in fibra ottica per la banda larga sono inserite tra gli oneri di urbanizzazione primaria
- Realizzazione Alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina: