23 maggio 2018

23 Maggio 2018 Giornata della Legalità in memoria dei giudici Falcone e Borsellino


Centinaia di palermitani, subito dopo l’attentato mafioso in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montanaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, si ritrovarono davanti all’abitazione del magistrato, in via Notarbartolo.


Una Palermo sotto choc dopo l’esplosione di Capaci, spontaneamente, volle manifestare la propria rabbia e il proprio dolore e scelse quel luogo simbolico per dire no alla violenza mafiosa.






Il ficus magnolia, l’albero sempreverde che si trova davanti alla casa di Falcone, diventò così simbolo di rivolta e riscatto.


Da allora un “pellegrinaggio” ininterrotto, che prosegue nonostante il tempo trascorso, ha portato migliaia di donne, uomini, ragazzi a lasciare sulle radici nodose e sui rami dell’enorme magnolia messaggi, pensieri, disegni.



Dalla strage di Capaci, il 23 maggio del 1992, l’Albero Falcone è diventato monito a non dimenticare chi ha sacrificato la vita per la Giustizia e l’emblema di una città che si è ribellata alla mafia.​

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